I Cicli – Altre Relazioni

Birgit Nilsson giunge Milano nel 1972 per recitare nell’opera lirica ‘Electra’. In quest’occasione, basandosi su una fotografia della Nilsson in scena, Testori realizza un ritratto a figura intera della cantante accompagnato da una serie di disegni preparatori a matita. Alcune riproduzioni fotografiche forniscono l’unica preziosa documentazione dello stato dell’opera prima che venisse distrutta (vedi Ritratto […]

Nel 1944 Testori realizza una serie di rapidi schizzi a penna stilografica, legati alla realizzazione di una Deposizione del 1945 ad oggi non rintracciata; alla stessa opera era evidentemente legato anche un dipinto raffigurante la “Dolente” visibile negli schizzi sulla sinistra.

I sei grandi dipinti ad olio con soggetti floreali che Testori realizza verso la fine del 1970 rappresentano un caso unico nel panorama delle opere testoriane contemporanee. Conservano le caratteristiche degli oli dei ‘pugilatori’ e delle ‘nature morte’ per il trattamento della materia pittorica, ma si differenziano per l’uso inusuale di colori accesi e brillanti.

Tra la fine del 1971 e il 1972 Testori continua a lavorare al tema della box realizzando alcune grandi tele in acrilico. Secondo delle testimonianze orali le opere sono state distrutte poco dopo la loro realizzazione, ma alcune fotografie dimostrano la volontà dell’artista di documentare l’evoluzione dei dipinti. Testori procede coprendo di bianco materico lo

Tra il 1970 e il 1971 Testori realizza una serie di nature morte ad olio della medesima misura (50×60 cm). Come diretta evoluzione dell’appena precedente serie dei pugilatori, le sagome nette e definite di vegetali e animali si stagliano contro il fondo bianco e increspato della tela. Il tema della testa recisa, già affrontato nella

Nel 1970 Testori disegna i costumi di scena per la trasposizione cinematografica di ‘Amleto’ da lui scritta e mai realizzata. I bozzetti rappresentano le sagome a matita dei personaggi principali del dramma, accompagnate da piccole annotazioni a matita che descrivono il tipo di tessuto e il colore da utilizzare nella resa dei costumi.

Nel 1977 Testori torna a sperimentare l’acquerello ripartendo da opere realizzate quasi dieci anni prima. Alcune fotografie in bianco e nero documentano lo stadio di realizzazione di una serie di acquerelli del 1968 che vengono ricoperti nel 1977 con uno strato più spesso di colore, particolarmente evidente nei fondi. Un caso un po’ diverso ma

Nell’intensa produzione grafica testoriana che segna il corso degli anni ’70 si distingue una serie di nature morte realizzate tra il 1977 e il 1978. Il segno grafico si evolve rispetto ai grandi disegni “neri” di qualche anno prima: lo sfondo si libera dai tono cupi e i tratti ingarbugliati, pregni di orror vacui, si

Nel 1982 Testori affronta nuovamente il tema floreale realizzando una serie di disegni a matita su cartoncino. Passato dal minuzioso realismo dei disegni degli anni ’70, in quest’occasione Testori sceglie la via della semplificazione delle forme. I fiori, raccolti in calici, brocche e bicchieri, hanno volumi solidi e contorni netti e marcati. Si percepisce la

In occasione della presentazione del monologo teatrale ‘Conversazione con la morte’ al Piccolo Teatro di Milano nel 1989, Testori realizza quattro ritratti dell’attore Tino Carraro. Si tratta di disegni a matita dai segni spessi e marcati. L’intento di Testori sembra essere quello di cogliere il viso dell’attore in movimento, in azione nelle sue quattro più