I Cicli – Altre Relazioni

Nell’intensa produzione grafica testoriana che segna il corso degli anni ’70 si distingue una serie di nature morte realizzate tra il 1977 e il 1978. Il segno grafico si evolve rispetto ai grandi disegni “neri” di qualche anno prima: lo sfondo si libera dai tono cupi e i tratti ingarbugliati, pregni di orror vacui, si […]

Nel 1982 Testori affronta nuovamente il tema floreale realizzando una serie di disegni a matita su cartoncino. Passato dal minuzioso realismo dei disegni degli anni ’70, in quest’occasione Testori sceglie la via della semplificazione delle forme. I fiori, raccolti in calici, brocche e bicchieri, hanno volumi solidi e contorni netti e marcati. Si percepisce la

In occasione della presentazione del monologo teatrale ‘Conversazione con la morte’ al Piccolo Teatro di Milano nel 1989, Testori realizza quattro ritratti dell’attore Tino Carraro. Si tratta di disegni a matita dai segni spessi e marcati. L’intento di Testori sembra essere quello di cogliere il viso dell’attore in movimento, in azione nelle sue quattro più

Poco prima della morte, Testori viene coinvolto in un progetto mai realizzato per il completamento del Sacro Monte di Arona, del quale esistono solo tre cappelle sulle quindici inizialmente previste. Testori prende a modello la pala di Domodossola ‘San Carlo che comunica gli appestati’ di Tanzio da Varallo e realizza due piccoli schizzi a penna

Ai mesi a cavallo tra il 1944 e il 1945 risalgono una serie di disegni ad inchiostro dal titolo ‘Fucilazioni’ ispirati ad alcune poesie di Giancarlo Pozzi composte tra il 1943 e il 1945. I disegni descrivono, attraverso immagini di esecuzioni e corpi esanimi, la drammatica condizione dei partigiani italiani negli anni della Resistenza. La

Nel 1948 Testori propone ai Padri Serviti di dipingere le vele della cupola presbiteriale della chiesa di San Carlo al Corso a Milano. Di questi quattro affreschi rappresentanti i quattro simboli degli evangelisti sono conservate solo le riproduzioni fotografiche realizzate a ponteggio ancora montato. Come ricorda Carlo Bassi – allora molto vicino a Testori –

Fin dall’esordio nel 1941, attività letteraria e artistica di Testori andarono di pari passo. Oltre a scrivere i primi articoli critici sulle riviste del Guf, Testori presenta nelle stesse pagine disegni creati ad hoc come testate di rubrica o per illustrare e intercalare il testo. Sono numerosi i disegni non nati per le riviste ma

Nel 1946 Giuseppe Testori commissiona al fratello Giovanni quattro affreschi per il soggiorno della sua casa di Novate. Giovanni Testori dipinge, nell’arco del 1947, le personificazioni delle stagioni, sperimentando una tecnica a lui poco usuale: l’affresco. Seguendo la procedura tradizionale, Testori realizza quattro cartoni preparatori. In questi primi affreschi Testori compie una svolta in senso