Giovanni Testori

Periodico

Quelle fotografie di Popieluszko che nessuno vedrà mai

«La verità è inscindibile dall’amore e l’amore si paga. Il vero amore è pronto a ogni sacrificio; per conseguenza, ha un suo prezzo. Una verità che non costi nulla, è una menzogna…» — poi, poco più avanti: «… la verità ha sempre unito gli uomini e i popoli» — così diceva ai suoi parrocchiani, in

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Ha senso far cultura in mezzo all’immondizia?

Il nostro lavoro ci obbliga sovente a percorrere città, ora grandi, ora piccole, borghi, talvolta addirittura paesi nei quali le locali amministrazioni indicono a getto, ora lento, ora velocissimo, manifestazioni di cultura; nel nostro caso, mostre d’arte. D’altre, diverse manifestazioni abbiamo notizie, più o meno esatte, dai giornali; ma anche dai lamenti di cittadini che

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Se un giorno la cultura laicista teme di perdere il suo dominio

Quale mai incivile isteria (o non sarà invece paura di perdere il dominio?) sta prendendo certa cultura laicista allorché si dispone a replicare alle opinioni espresse dalla cultura cattolica? Le parole che ebbi a scrivere in occasione dell’incidente autostradale che, oltre a quella d’una signora, causò la morte di Marco Donat Cattin, m’han visto due

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Quelle caste sculture

Sarebbe buona regola critica non dar sempre credito, soprattutto credito cieco e diretto, a quanto gli artisti scrivono di sé. Assai di frequente, infatti, le loro parole risultano una sorta di vendetta rovesciata che essi, inconsciamente, esercitano sui loro complessi e sulle loro, segretamente avvertite e perciò odiate, debolezze; complessi e debolezze che gli artisti

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Un «Paragone» in memoria della Cipriani

Carlo Emilio Gadda aveva, certo, le sue buone ragioni per prendersela col Foscolo; è, tuttavia, assai dubbio che, avesse mai potuto assistere al costume che è andato diffondendosi circa la macinazione entro la dimenticanza, e la connessa indifferenza, d’ogni memoria, anche di quelle che, per il loro peso d’esempio e per il loro valore d’insegnamento,

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Incursione alla Certosa di Pavia. Rubato il celebre trittico del ‘300

Quel caro, stratificatissimo, e però lombardissimo gioiello che è la Certosa di Pavia, alzatasi là, nel pieno verde della nostra «Bassa», è stato colpito dall’ignobile furto, proprio al suo cuore. Infatti il Trittico in avorio di Baldassare degli Embriachi, detto dei Re Magi, perché nel più vasto dei tre scomparti di cui era composto, quello

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