Giovanni Testori

Periodico

Quel pittore è un ciclista

È questa d’Aosta, la prima, vera personale che l’Italia dedica a Maurice de Vlaminck (1876-1958); il merito d’averla organizzata risulta, dunque, ancor maggiore; tanto più che ad essa si accompagna un bellissimo catalogo (Fabbri), nel quale l’avventura umana e artistica del maestro francese vien compulsata in ogni suo aspetto e, si direbbe, in ogni suo […]

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Parla bresciano il Raffaello del Nord

Alessandro Bonvicino, detto il Moretto (1498 circa-1554), cui Brescia dedica questa confortante, umana, bellissima mostra (Monastero di S. Giulia, fino al 20 novembre) è, per davvero, e aldilà d’ogni gioco di parole, il genio del «buonvicinato». Se, in tale denominazione, gioco di parole si volesse intravvedere, bene, esso risulterebbe, più che metafora, pieno e carnale

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Una Biennale senza dente

Chi, essendo persona libera, legga la noticina che Paolo Portoghesi, immarcescibile presidente dell’elefantesco baraccone veneziano, ha voluto anteporre al catalogo (Fabbri), si sentirà preso da due moti: un primo, simile a un urto (non di vomito, no; tirar in causa una simile fisiologica e liberatrice reazione, sarebbe far troppo onore alle presenti quisquiglie; ancorché siano

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Pictor optimus, pictor classicus

Come Picasso, anche de Chirico, seppure con un respiro e, dunque, con una potenza di risultati assai più contratta e controllabile, s’è sdraiato lungo l’intera prima parte del nostro secolo nel tentativo d’accaparrarsela e, superbamente, di sé nominarla e garantirla; e garantirla, non già verso tutto il possibile futuro, come Picasso, bensì verso tutto il

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Sulla Serenissima il genio della serenità

I movimenti più segreti, e dunque più profondi e reali, che Tiziano ebbe a compiere nei confronti degli altri maestri veneti o di quelli della vicina Lombardia, sono assai difficili da decifrare, sia che risultino, invece, di più o meno palese opposizione; certo più di questi maestri fu indotto, e, quasi, costretto, da quei movimenti,

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Il tempo avrà i tuoi occhi

Credo che la questione relativa ai testi, o manuali, di storia dell’arte sia secondaria rispetto a quest’altra; cosa significa insegnare, tale materia? Significa, forse, disporre nella memoria dei giovani una catena astratta di stili, di nomi, correnti, successioni chiare o complesse, bruschi salti rivoluzionari, altrettanto brusche o lente riprese? Da parte mia, non credo. Questo

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Se la pittura corre sul filo

Esistono tanti artisti pei quali allestire una mostra significa collocare una accanto all’altra opere dei più recenti periodi, questo, ove si tratti di un’esposizione, per dir così di «routine»; ovvero opere scelte lungo tutta la propria carriera; questo, ove si tratti, invece, d’una retrospettiva. Il criterio cui tali artisti obbediscono è, nel primo caso, quello

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