Giovanni Testori

Periodico

Incredibile: un traffico di feti per l’industria della cosmesi

Prima d’accostare questo tragico argomento, è forse il caso, per chi scrive e per chi legge, mettere in fila una serie di fatti; una serie, anzi, di disumane vergogne. 1977: uno dei maggiori quotidiani giapponesi pubblicamente denuncia: «La Corea del Sud ha mandato negli Stati Uniti, in questi ultimi sei anni, quattromila feti all’anno. Il […]

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Jardiel: quando l’Olocausto ha i colori dei nostri giorni

L’idiota frivolezza della nostra memoria culturale, così poco sollecita nel darsi una qualunque eredità testamentaria, preoccupata invece di tutto scordare per inseguire i sempre più magri giochi del futuribile, prende l’aspetto della vergogna quando, al momento in cui nella storia riappare l’energia e la volontà assassina, non sa estrarre da sé immagini e forme che

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La rivolta degli espressionisti

È difficile immaginare una mostra più affascinante e più inquietante, più gloriosa e insieme più irriducibilmente «arrabbiata», di quella che Parigi ha voluto dedicare all’Espressionismo. Esso è qui colto nel suo formularsi e nel suo subito dirompere dentro la cultura dell’intera Europa; le date prese in esame vanno, infatti, dal 1905 al 1914. Si tratta,

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La “ghiaia” di Rodin

Se esiste uno scultore che, per vastità d’immaginazione e per continuo bisogno di dismisura, non lascerebbe prevedere una qualunque dedizione anche ai formati piccoli o, addirittura minuti, questo è per certo Auguste Rodin (1840-1917). Come pensare, infatti, alle sue grandi opere quali Il pensatore, la famosissima Porta dell’Inferno, i Borghesi di Calais o il torvo

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Sutherland, un pittore usa la parola

Se la questione dei pittori che scrivono (e l’altra parallela degli scrittori che dipingono o disegnano) non ha senso alcuno d’esser posta nei termini dell’astrazione, ché significherebbe pur sempre partire dal presupposto che l’assoluto sia meta cui è possibile avvicinarsi od accedere esclusivamente usando un sol mezzo espressivo e di quello facendo la punta di

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