Giovanni Testori

Periodico

Il chiodo paziente infisso nella vita

Ho, ben viva memoria di come m’accadde di conoscere Fulvio Panzeri. Era la fine d’agosto di qualche anno fa. M’arrivò una telefonata da Ponte di Legno, là, sulla cima amatissima della Valcamonica (amatissima per quel che essa è e in particolare, pei potenti, religiosamente dialettali, preganti e urlanti capolavori che v’avevano lasciato il Romanino e […]

Il chiodo paziente infisso nella vita Read More »

Alfredo è morto. Un’altra tomba della falsa libertà

Ancora una bara che è scesa giù, nel lungo, troppo lungo cimitero della nostra sgargiante e idiota allegria consumistica; ancora un giovane che s’è tolta la vita; la vita donataci da Dio; la vita redenta dal sangue di Lui, il Cristo. Accanto al cadavere, ancora una lettera. Sappiamo che il suicidio è un gesto compiuto

Alfredo è morto. Un’altra tomba della falsa libertà Read More »

Giovanni Testori: quel libro, dopo tutte le ideologie

S’avvicina l’estate ed eccovi quindi un consiglio d’autore tutto speciale: speciale come ognuno può ben vedere per le dimensioni, speciale per il libro scelto, speciale infine per il nome di chi ha effettuato per noi questa scelta; insomma un consiglio che vuol far muro all’avanzata di gigantesche inanità che come sempre l’estate finirà con l’offrirci.

Giovanni Testori: quel libro, dopo tutte le ideologie Read More »

Eppure la speranza può ancora battere

Proprio mentre mi recapitavano una fotocopia delle ultime parole scritte da Marco Riva, gli amici de Il Sabato mi facevano pervenire questa lettera indirizzatami da un giovane di Belluno. Potrebbe sembrare un caso; e forse lo sarà. Tuttavia da tempo vado domandandomi se ciò che chiamiamo caso non possa essere letto in senso cristiano. Certo,

Eppure la speranza può ancora battere Read More »

La fatica religiosa di Cézanne

Il foltissimo eppur composto pubblico che sfila ogni giorno davanti ai dipinti dell’ultimo Cézanne — il Cézanne, intendo, dell’estremo decennio (1895-1906) — esposti al Gran Palais parigino fino alla fine di luglio, si differenzia talmente dalle folle che siamo soliti vedere in simili occasioni (folle vocianti e ciarliere, spesso indifferenti ovvero coloratamente rassegnate all’obbligo della

La fatica religiosa di Cézanne Read More »

Chi di Biennale ferisce di Biennale perisce

Stando a quel che si legge, una scarica di bordate violentissime, con annessi fulmine e saette, va scendendo, e meritatamente, sulla trentottesima edizione della Biennale; terza, ed ultima, per quel che riguarda il settore delle arti figurative, del già scaduto presidentato di Carlo Ripa di Meana. Sarebbe, tuttavia, ingiusto, come invece da più parti (neppure

Chi di Biennale ferisce di Biennale perisce Read More »

Torna in alto