Giovanni Testori

Periodico

Restano i bavagli e sono quelli veri

Si parla qui, di teatro, e si parla avendo avuto, nel nostro lungo e sussultante cammino, un caso di vero e proprio linciaggio censorio e moralistico, che arrivò fino all’affissione, sulle mura della città, di sequele di manifesti invitanti, senza mezze misure, a «cacciar via da Milano» le nefandezze della povera, disperata Arialda (1961). Bollati

Restano i bavagli e sono quelli veri Read More »

Questa carneficina nascosta si avvale dell’indifferenza totale davanti all’uccisione di chi è già completamente e totalmente uomo

In tre anni di legge 194, i bambini non nati sono 589344. Potremmo chiamare tutto questo carneficina nascosta, eccidio occultato o, anche, terrorismo legalizzato. A tale impressionante popolazione di figli che s’è fatta corteo d’ombrello e di spettri, va aggiunto il dilatarsi d’una mentalità «fredda», deresponsabilizzata e deresponsabilizzante; una mentalità che è totale indifferenza davanti

Questa carneficina nascosta si avvale dell’indifferenza totale davanti all’uccisione di chi è già completamente e totalmente uomo Read More »

Amleto ritorna, cerca un’impronta

Già due anni fa, parlando alla prima edizione del Meeting di Rimini, Giovanni Testori aveva proposto una rilettura rivoluzionaria della tragedia di Amleto. Al centro, lo scrittore milanese poneva la figura del padre: il padre di Amleto ucciso dallo zio; il padre di cui Amleto, in inizio di tragedia, giura di conservare eterna memoria. L’assassinio

Amleto ritorna, cerca un’impronta Read More »

L’amore che giudica le tragiche ombre

La cognizione di spazio e di tempo, propria a Giovanni Paolo II; o, ancor meglio, la loro comprensione, il loro abbraccio, la loro assunzione umile, ferma e totale, proprio come si assume sulle proprie spalle una croce; e, di conseguenza, il loro continuo dilatarsi verso l’eterno, che coincide con l’eternità di Colui che è «dives

L’amore che giudica le tragiche ombre Read More »

Il nostro delitto è lasciarli soli

La lettura del secondo numero di «Contro le regole di questo assurdo gioco», la rivista dei pentiti, certo il loro luogo di pubblica responsabilizzazione e di pubblico dialogo e, soprattutto, quella della «tavola rotonda» che v’è annessa, ripropone una realtà umana, dunque un umano problema che, dopo acuti momenti d’interesse forse verificatisi solo in termini

Il nostro delitto è lasciarli soli Read More »

Dialoghi sull’ultima soglia

All’inizio della prima parte di questo dialogo, che rifonda un genere letterario liberandolo d’ogni grigia polvere per proporcelo in una lucida e come naturale freschezza, l’interlocutore dice: «occorre, però, trovare la maniera esatta per introdurre il tema»; a che il maestro, o chi per lui, risponde: «direi piuttosto la maniera umana. E la forza di

Dialoghi sull’ultima soglia Read More »

Torna in alto