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A pochi mesi di distanza sono usciti i volumi X e XI delle «Opere complete» di Roberto Longhi («Ricerche sulla pittura veneta»; «Arte italiana e arte tedesca, con altre congiunture fra Italia ed Europa» – Edizioni Sansoni L. 48.000 ciascuno); il primo curato da Carlo Volpe, il secondo da Mina Bacci. Nulla di meglio perché, […]

Nella primavera del 1968 m’era accaduto di presentare a Milano, presso la «Manzoni galleria d’arte», una grande Mostra d’opere di José Jardiel. Credo che quanti abbiano avuto modo di vedere quell’esposizione non sian più riusciti a dimenticarne l’eccezionale, buia, funebre epperò rivoltosa e furibonda ossessione di cadaveri; l’accatastarsi senza fine di corpi umani, di loro

VENEZIA – Ecco una mostra (Tiepolo, tecnica e immaginazione, Palazzo Ducale, fino al 30 settembre) che, per il suo strenuo e difesissimo specialismo, avremmo visto adattarsi assai meglio ai lunghi, solitari inverni di Venezia piuttosto che alle sue rumorose e popolarissime estati; tempi ai quali s’è invece voluto riservarla. Ma una seconda osservazione ci sembra

BOLOGNA – Gli egregi amici, ideatori ed organizzatori della vivissima, stimatissima, intrigantissima e virgolette «mostruosissima» Mostra di Bologna, Faenza e Parma tra parentesi (L’arte del Settecento emiliano, fino al 25 novembre), tutti i degni d’ogni ringraziamento ed ogni elogio per la felice e non mai affannata tanta intelligenza con cui han portato a termine un’impresa

BERGAMO – Il lettore di buona memoria e interessato all’argomento ricorderà come, all’inizio del ’78, all’inizio cioè del quarto centenario della morte del grande bergamasco (1520/1524-1578) manzonianamente titolassi un articolo uscito su queste colonne: «Questa Mostra s’ha da fare». Ne venne più di una polemica. Così come sull’autunno del medesimo anno, allorché albino, patria del

Chi ha intelletto e amore per le cose dell’arte e per la loro pratica conduzione può trarre più d’un conforto dal veder come in questa dolcissima fine d’estate, ovvero In questo dorato inizio d’autunno, la stagione delle Mostre si sia aperta su due Esposizioni al tutto esemplari: quella che Bergamo ha dedicato al Moroni e

PARMA – Chi visiti la grande, movimentatissima Mostra, vero e proprio su-e-giù o giù-e-su a mezzo tra il cantiere, l’aeroporto e gli antichi “castelli delle streghe”, quella Mostra che, dentro i festeggiamenti al Settecento emiliano, la città di Parma ha voluto organizzare per mettere in vetrina ciò che, in quel secolo, fu la sua arte

MILANO — Entrando nelle lindissime sale della Galleria Lorenzelli (Via S. Andrea, 19) e vedendovi in mostra le sette, grandi tele di Bruno Pulga che rappresentano il frutto o, per meglio dire, il raccolto della sua ultima stagione, ci assale, in un con l’onda di luce che viene dai dipinti, un’onda di ricordi. La memoria

L’articolista dell’articolo uscito su questo giornale dal titolo “La fabbrica dei falsi Martini” (giovedì, 28 giugno 1979), e cioè il sottoscritto, così risponde all’avvocato che “per incarico dei responsabili della Galleria d’Arte Marlborough” ha voluto inviare a questo stesso giornale un suo mazzetto di precisazioni (venerdì, 29 giugno 1979). E risponde affermando, come ogni buon

MILANO – La stagione milanese si chiude con una Mostra coraggiosa ed esemplare che prende avvio proprio stasera (Arturo Martini: autentici e falsi a confronto – Galleria Gian Ferrari, via Gesù 19) e che richiamerà, ne siamo certi, la folla che essa si merita. Questa Mostra è frutto della passione e della ferma chiarezza d’un