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MILANO — Ha fatto benissimo Cardazzo a ripresentare nelle sue sale (Galleria del Naviglio, via Manzoni, 45) Giuseppe Rivadossi e la sua «officina». Infatti la sua (o loro) grande mostra, tenutasi sul finire della scorsa stagione, alla «Rotonda della Besana» era andata deserta; e di pubblico e di critica. Ancor meglio ha fatto a collocare […]

Come d’abitudine, anche quest’anno la Galleria del Naviglio ci manda il volume che raccoglie, opportunamente rilegati, tutti i cataloghi relativi alle esposizioni tenute nelle sue sedi milanesi durante il 1980. È abitudine che, ci pare, tutte le gallerie dovrebbero seguire e per più d’una ragione. La prima è che questo volume, o volumi come questi,

«…Ma tu eri troppo dolce – forse eri troppo fine – cosi sei stato – la mia corona di spine»; m’è concesso per un grande maestro ed un grande amico (di pochi, ma non dimenticabili incontri), quale fu e continua ad essere in misura sempre più eminente Graham Sutherland; m’è concesso, dicevo, strappar via, da

Credo sia conveniente non chieder più venia al lettore d’eventuali, nuove citazioni cavate da me stesso, tante volte ormai m’è accaduto di ricorrervi! Viene questa, con cui avvio l’omaggio all’amatissimo Lotto, dall’«Ambleto»; e a pronunciarla è Gertrude o Gertruda o Ghertruden, sulla bara dello sposo del cui assassinio è stata truce e avvinazzata complice. Gettando

BERGAMO – Entrando da Lorenzelli per visitare la bella, nuovissima e stimolante esposizione (Inganno e realtà, Trompe l’œil in Eurора XVI-XVII sec., fino alla metà di novembre), con cui la galleria ha voluto riprendere la tradizione delle mostre, ora a carattere monografico, ora, come nel caso presente, a tema, ci torna subito alla mente l’antichissima

Voluto e preparato da Anna Banti il convegno, tenutosi nell’aula magna dell’Università, ha avuto fra i relatori Giuliano Briganti sulla metodologia quotidiana del critico, Mina Gregori, Carlo Ginzburg, Gianni Romano, Ezio Raimondi sui «rapporti tra Longhi e la storiografia», Cesare Garboli su «Longhi lettore», Gianfranco Contini ed Enzo Siciliano FIRENZE — «Quando nel ciel spunta

Puntuale è arrivato sul nostro tavolo il nuovo numero di Arte veneta (annata XXXIII, Alfieri edizioni d’arte), la rivista (ma, ormai, si tratta ogni volta d’un vero e proprio volume) diretta da Sergio Bettini e Rodolfo Pallucchini; anche questa volta sono pagine che ci giungono dalla laguna a portar novità di studi, d’attribuzioni e, sulla

MILANO – Ogniqualvolta ci accade d’incontrarci con l’opera di Otto Dix (1891-1969), sia pure in una stringata selezione della sua attività d’incisore e di disegnatore com’è quella che ci presenta, proprio in questi giorni, lo Studio d’arte grafica (vin Goldoni, 4), riceviamo l’impressione d’una violenza che, nello stesso momento in cui viene esercitata dal pittore

VICENZA – Dunque, anche delle tante, troppe mostre organizzate per l’anno palladiano dovremo scrivere che l’ultime saranno e, anzi, già sono le prime? Pensiamo proprio di sì. Se, dopo quella alla Gran Guardia di Verona, sulla quale ci siamo intrattenuti nel «Corriere dell’arte» del 14 settembre questa di Vicenza Palladio e la maniera (Basilica di

MILANO – Con lindo rigore la Galleria Bergamini (via San Damiano), secondo ci indica in catalogo Roberto Tassi, un critico che molto amiamo, Inizia Il suo ” nuovo corso” nuovo corso, seppure la galleria resti sempre là, nel vecchio e nobile quartiere Venezia; e, anzi, si dichiari come una delle più stabili; se, da subito