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MODENA – Con la mostra Il magico primario in Europa (Palazzo dei Musei, fino al 31 maggio) Flavio Caroli continua e precisa il discorso che aveva iniziato con la più vasta, epperò meno individuata rassegna che ebbe a realizzare, a Milano, al palazzo della Triennale. È strano; come allora, anche in quest’occasione il testo prefativo […]

VENEZIA – Non vi son dubbi: la gran mostra che, sotto l’ispirazione e la guida di Rodolfo Pallucchini, Venezia va preparando per il prossimo settembre si pone come la più alta e stimolante fra tutte quante (e davvero non son poche) si son viste in questi ultimi anni; né solo in Italia. Il tema Da

PARIGI — Visto, e persin toccato, a quale febbre ebbe a bruciare l’anima sua (e la sua intera esistenza) e come i suoi quadri, talvolta d’una rapacità innocente e sublime, testimonino tale affranta tenerezza e tale continuo, indomabile ardore, parlando di Modigliani, dovremmo cominciare con un’epigrafe. Essa potrebbe, forse, suonare così: qui, dove ora tu

Quello dell’importanza che i mercanti e i galleristi ebbero e continuano ad avere nello svolgersi dell’arte contemporanea (così come, del resto, i collezionisti) è tema che, in queste pagine, s’è indicato e affrontato assai li frequente; talvolta abbiamo atteso che occasioni tristi o felici ce ne offrissero il destro, talaltra l’abbiamo avviato e svolto di

Le ragioni di tanta ricchezza di materiale sono l’acquisto diretto e tempestivo da parte dello Stato e dei musei, i buoni rapporti con mercanti e collezionisti, la possibilità di pagare le tasse di successione con pezzi artistici – Una rassegna che lascia senza fiato il visitatore – Dal «Ritratto di Sigismondo Malatesta» di Piero della

RAPALLO – Equilibrio ambientale e recupero culturale dell’entroterra ligure: ecco una mostra (Rapallo, Castello, fino a fine dicembre; poi a Chiavari e Lavagna) che finalmente affronta il problema della conoscenza e d’una realtà storico-geografica, e che tanto più stringe le proprie misure e focalizza il proprio punto di studio, tanto più arriva, per dir così,

Sul numero di Paragone che ci è giunto or ora sul tavolo (365, luglio 1980) vien presentata una delle scoperte più determinanti che la critica d’arte di quest’ultimi anni abbia operato nei confronti di quel cruciale e cruciato momento della pittura fiorentina che tocca il IV decennio del ‘400; e che, per quel tramite, finisce

PARIGI – Nulla v’è di più pregnante della realtà e della parola che ne esprime la complessa e, alla somma, sacrale stratificazione di pesi, sensi e significati; ma nulla v’è anche di più ambiguo dell’ismo che, comunemente, se ne deriva. Ricordo come, ai tempi in cui andava proponendo alla città di Milano la realizzazione della

MILANO — Ha fatto benissimo Cardazzo a ripresentare nelle sue sale (Galleria del Naviglio, via Manzoni, 45) Giuseppe Rivadossi e la sua «officina». Infatti la sua (o loro) grande mostra, tenutasi sul finire della scorsa stagione, alla «Rotonda della Besana» era andata deserta; e di pubblico e di critica. Ancor meglio ha fatto a collocare

Come d’abitudine, anche quest’anno la Galleria del Naviglio ci manda il volume che raccoglie, opportunamente rilegati, tutti i cataloghi relativi alle esposizioni tenute nelle sue sedi milanesi durante il 1980. È abitudine che, ci pare, tutte le gallerie dovrebbero seguire e per più d’una ragione. La prima è che questo volume, o volumi come questi,