L’industria può essere cultura?
L’industria può essere cultura? Read More »
«Sì, e, proditoriamente riflettendomi in queste grandi figure, come in quella di Rimbaud ragazzo e nell’amore con Verlaine, nell’attrazione in cui i due si trovano e si perdono, nella loro ansia e nella loro tensione, io ritrovo il senso del fallimento, il senso della colpa e della fine. Sono queste le costanti di tutti i
Intervista a Giovanni Testori Read More »
G.T.: L’esperienza artistica devo assumerla o espellerla, amarla o colpirla, abbracciarla o azzerarla. Se non c’è questo scontro incontro io non comincio neppure. Credo che l’esercitazione, l’”obbiettività”, sia il segno dell’indifferenza, verso il proprio e altrui destino. G.T.: Ma se un critico è disposto a parlare di tutto significa che non ha passioni che lo
Giovanni Testori – Secondo me, oggi non è più il momento, almeno per quello che mi riguarda da vicino, di domande del tipo “cosa rimane?” G. T. – Sì. Veramente, a me tutti questi problemi – se la letteratura è finita, se comincia, se può continuare, se le strutture che la storia la ha consegnato
Signori preferiscono Liala Read More »