Dopo anni di esperienze e di emozioni nel “gran mondo” del teatro, Giovanni Testori si ritrova con la semplicità di Interrogatorio a Maria. Quali le differenze fondamentali tra questi due volti del teatro? Mi sembra giusto cominciare da un fatto, da una considerazione che può parere, anzi che è marginale: dopo tante esperienze tutte vive […]
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ERODIADE CORPO DEL TEATRO Domanda –Perché proporre oggi l’Erodiade, questo tuo testo del 1969 fino ad oggi mai rappresentato? Quale importanza riveste nel tuo attuale itinerario artistico ed umano questa tua decisione? Risposta -Innanzitutto anche questa scelta, come succede sempre, nasce da una concreta occasione, da un incontro. Da una parte l’incontro con una
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È lì, seduto davanti ai suoi ultimi quadri: animali immolati, maiali abbattuti, gatti stecchiti nell’atto d’aggredire; esseri che marciscono, annegati in un cerchio di colori angosciati, gialli, rossi, verdi, bianchi, neri, che mescolano le luci della vita e le ombre cianotiche della morte. Costati piagati, strisce livide come di frusta, musi rigidi, rappresi. Adesso che,
Confiteor (secondo) di Testori davanti al registratore Read More »
UN AUTORE UNA CITTA’ Gli occhi sono azzurri, il viso intenso. Veste un maglione grigio e pantaloni antracite. Ha l’aria di un prete protestante. Unica frivolezza: una lunga sciarpa rossa. Lo studio è a Brera. Al piano terra, dietro una cancellata in ferro battuto, un giardino interno, rami secchi e toni di un giallo
Giovanni Testori – Potrebbe indicarci quali sono i suoi <<padri>> in ambito letterario? I miei padri sono tutti pittori. Nella letteratura forse gli elisabettiani, di cui mi sono nutrito di più. Degli italiani Gadda, che però risulta prevedibile. Lui sapeva quello che faceva, e questo è il suo limite. Non va mai al di
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