Giovanni Testori

davide

L’espressionista dal tragico rock

Come pei suoi compagni d’avventura, anche per Middendorf, nato nel 1953 a Dinklage, ogni dimensione, proprio in quanto tale, sembra essere diminuente e restrittiva. Così anche lui, come loro, sembra aver bisogno, per esprimersi, d’altissime e lunghissime pareti d’edifici che non si costruiscono più, essendosi le comunità, che tali edifici sapevano erigere, ridotte o disfatte; […]

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Il «monocolo» di Racalmuto

Questa rassegna su Pietro d’Asaro, detto il «Monocolo», perché privo d’un occhio, può essere il primo approccio necessario a che la critica affronti una figura, fin qui pressoché sconosciuta, ma il cui strano, affascinante percorso merita che esca dall’ombra e giunga così a portare un non labile contributo a meglio intendere quanto la violenta, tragica

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Così l’Italia non dimentica Modigliani

VERONA – Come ha giustamente osservato Renato Barili, Il vero «scandalo-Modigliani» non è consistito tanto nell’inquinatissima esposizione grafica di Torino o, peggio ancora, nella lunghissima beffa livornese, quanto nel fatto che le varie istituzioni, preposte alla custodia dei nostri beni artistici, non siano state in grado o, forse, non abbiano neppur pensato che fosse loro

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Belle chiese lombarde e litografie di Matisse

SANDRO CHIERICI La Lombardia Jaca Book pagine 388, L. 18.000 Il volume, riccamente illustrato da fotografie di Zodiaque, piantine e dati architettonici, è il primo di tredici che l’editrice milanese dedicherà all’Italia romanica. L’opera svolge un esauriente discorso storico ed artistico, avvalendosi anche di speciali procedimenti fotografici, così da restituire le caratteristiche dei vari luoghi,

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In questi disegni il rombo dell’Apocalisse

SCIPIONE Galleria d’arte moderna Milano, via Palestro 16 sino al 25 marzo Chi ancora crede che lo statuto della forma sia il solo porto, variabilissimo epperò canonizzato, cui possa approdare la passione espressiva dell’uomo; chi, di conseguenza, desidera o, quantomeno, ammette che esista un «oltre», il quale insidia la verità e, persino, la storica verificabilità

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«Match» fra vita e morte

Come accade a tutti i grandi artisti che vivono nella luminosa dannazione cui li costringe l’impossibilità d’ogni definizione stilistica e formale, anche De Kooning rivela un’assoluta, proterva e sacrificale immobilità di fondo; per esser più chiari, un’assoluta, proterva, sacrificale immobilità di natura; che coincide con una fedeltà, tra cieca e abbagliante, al proprio essere e

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