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Londra – Ciò che si prova, dopo aver sostato a lungo dentro le sale di questa mostra (Francis Bacon, Tate Gallery, fino al 18 agosto), è un sentimento di suprema, tragica pienezza, di supremo, tragico ordine e di suprema, tragica calma; e, anche, di suprema, tragica voluttà circa quanto, di secolo in secolo, ha formato […]

Giù, a Nizza-città, l’aria era inclemente e greve; fu così ragione di qualche sollievo, pei polmoni nostri, salir su, a Villa Arson, sede del Centre national d’art contemporain, per visitare l’esposizione «Sguardi sulla pittura italiana dal 1970 al 1985», cui, nel nostro Paese, è stata data scarsissima pubblicità; forse per timore di render troppo pubblico

Le ingiustizie e le ferite che suol aprire nel corpo della verità l’astrattezza di chi pensa di risolvere la storia dell’uomo, nel caso specifico, la storia del suo esprimersi attraverso le forme dell’arte, con i cosiddetti sistemi di strutture primarie o portanti, sono tra le più difficili da suturare e risarcire. In effetti, consegnati dall’immediato

ANNIOTTANTA Bologna, Galleria comunale d’arte moderna Imola, Chiostri di San Domenico Ravenna, Loggetta Lombardesca e Biblioteca Classense Rimini, Castel Sismondo, Palazzina mostre e Chiesa di Santa Maria ad Nives sino al 30 settembre Nessuna presunzione è più fanciullesca di quella che intende fermare la storia mentre essa sta svolgendosi; fermarla, giudicarla e, come non bastasse,

PIERRE COMBET-DESCOMBES Lione, Musées des Beaux-Arts sino al 15 settembre Il destino di Combet-Descombes, questo silente, purissimo e fin qui misconosciuto cantore dell’eterno femminino (Lione 1885-1966) e, con il suo, quello delle di lui opere sembra cucito col filo stesso del fuoco. Questo si scrive tanto metaforicamente, per l’adorante, inesausta passione che, dalla gioventù alla

Mario Mafai Diario 1926-1965 Edizioni della Cometa Pagine 162, lire 15.000 È da molto che, dentro di noi, pensiamo come pittori e scultori lascino di sovente documenti scritti (si tratta, il più delle volte, di «diari» che li hanno accompagnati per tutta e intera la vita, registrandone, di continuo, l’alternanza di certezze e dubbi, di

Disegni veneti di collezioni olandesi Fondazione Giorgio Cini Venezia, sino al 3 novembre Con quell’aristocratica, lucida dignità che le è propria e che tanto si differenzia dalla becera volgarità che, nel nostro Paese, ha invaso di sé anche la sempre più scadente mostromania, la Fondazione Cini celebra, con questa rassegna, i suoi 30 anni di

PARIGI- Quella che si prova, uscendo dall’Hotel Salé, dove ha trovato stabile collocazione il Museo Picasso, della cui unitissima ricchezza s’era avuta, nel ‘79/80’, una prima, memorabile prova al Grand Palais, è l’impressione d’una vitalità possente e sconfinata; una vitalità vincente su tutto; forse, dalla morta neppure atterrita; o che la morte è riuscita a

Napoli – Sacrosantamente gli esimi organizzatori di questa memorabile mostra («Caravaggio e il suo tempo», Napoli, Museo di Capodimonte, fino al 30 giugno), dove con ogni probabilità per l’ultima volta, è dato veder accostato un numero altissimo d’opere del Maestro, soprattutto quelle che s’usan chiamare «da stanza», han voluto dedicare la loro fatica a Roberto

FLEUR BEVERLEY Galleria L’indicatore Roma, largo Toniolo 3 sino al 28 giugno Una mostra, tentata solo in parte, alcuni anni fa, in Germania e da noi, ma dilatata allora all’intera topografia delle città, a Genova; una mostra, dicevo, che, prima o poi, bisognerebbe affrontare è quella che consideri i livelli d’impatto, d’interesse, d’entusiasmo, d’urto ma,