Brevissime definizioni poetiche delle città di Roma, Pisa, Istanbul, New York e Siena, composte dall’architetto francese e presentate in una traduzione firmata da Testori. Si tratta di un piccolo cammeo usato come riempitivo della pagina. È probabilmente tutto ciò che rimane di un progetto mai realizzato, annunciato pochi mesi prima da Testori, in una lettera del 9 settembre 1942 all’amico Giorgio Bagliani: “Per me sto traducendo degli scritti di Le Corbusier, architetto francese: e già Scheiwiller ne vuole fare un librettino della collana «Pesce d’oro», quella piccolissima di cui ti devo aver parlato, ma non so se si riuscirà, data la difficoltà di avere il permesso" (2003.V1).