Giovanni Testori

GRANDE CICLO
1967-1969 I tramonti
Dopo una lunga pausa seguita al rogo volontario dei suoi dipinti avvenuto nel 1949, Testori torna ad utilizzare il colore solo nel 1967 con una serie di dodici acquerelli raffiguranti dei tramonti. Si tratta di opere realizzate su cartoncini di piccole dimensioni in cui il colore si sprigiona sull'intera superficie del foglio. Sole e cielo sono protagonisti, dominati da un senso di estrema malinconia che evoca linguaggio e immagini delle poesie dei 'Trionfi'. La pennellata è molto densa nei primi acquerelli e accentua il senso di sfaldamento della materia: il colore, colando verso il basso sembra infatti sciogliersi sul foglio. Negli ultimi acquerelli della serie la pennellata si fa più diluita e trasparente, permettendo in alcuni casi di scorgere i contorni a matita del disegno sottostante. Due anni più tardi, nel 1969, Testori completa questa prima serie di tramonti con altre opere a pastello grasso, in cui il gesto si fa più frastagliato e i contorni meno netti.
Le opere sono state fotografate e inserite da Testori stesso negli album bianchi, una sorta di resoconto dell'opera pittorica fino al 1969.
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