Giovanni Testori

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“Io non lascio Milano; però che tristezza…”

«Certo che insisto. Questa è una Milano diversa». Ha la voce pacata, il viso serio. Dagli occhi azzurri trapela però un susseguirsi di guizzi. Giovanni Testori, 54 anni, scrittore e commediografo, sta completando Conversazioni con la morte, che sarà rappresentato in febbraio al Pier Lombardo. «A questa Milano diversa» «La valanga di prodotti, oggetti e […]

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Testori: questa cultura ha ucciso l’individuo

Giovanni Testori – La domanda è difficile. Non è un’ideologia che mi muove. È invece una religione dell’uomo e della vita che non esiste più perché è stata distrutta. È cioè l’amore che mi spinge, anche se a volte può sembrare rabbia. È il bisogno di restituire all’uomo, a tutti gli uomini quanto gli è

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Tra urla e versacci la gente si addormenta

Testori: «Quando gli autori italiani passano dalla letteratura al teatro perdono stile e mordente: non esistono più» Giovanni Testori: «Il teatro oggi si trova di fronte all’invasione dei mezzi di comunicazione più facili, più immediati. Può sembrare perciò che stia vivendo un momento di stasi. Invece, proprio in questo isolamento, può riconquistare il suo valore

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“Questa Arialda brucia ancora”

«L’Arialda non è invecchiata, è rimasta dura, violenta, come una ferita. Quei personaggi, quelle periferie, anche se i dati cronachistici sono cambiati, continuano ad essere vivi. Certo, a nessuno fa più impressione un omosessuale in palcoscenico o l’uso di un linguaggio crudo e diretto. Ma l’arialdismo, quel bisogno barbarico di uscire dalla morte, quel “no”

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L’autista di Parigi e lo spettatore italiano

Testori – Pubblica il teatro. Invece del romanzo! Testori – Io rispondo prima a quello che aveva detto Quintavalle. Tu, De Monticelli, lamentavi che gli scrittori italiani non si siano avvicinati al teatro e Quintavalle ha risposto dicendo che la ragione prima consiste nella difficoltà di farsi rappresentare, una difficoltà pratica. Ora io sono un

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