Giovanni Testori

davide

Il povero trono della famiglia

Abitando in un paese appena fuori Milano, uso servirmi, pei quotidiani spostamenti, delle Ferrovie Nord; greve eppur cara dimestichezza che dura dai lontani tempi della scuola e durerà, spero, fino alla conclusione stessa della vita. Chi li abbia frequentati sa che quei treni, grigi e malandati, risultano quasi sempre disagevoli, tanto son colmi di viaggiatori: […]

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I padri traditori e i figli traditi

Ciò che incupisce e fa gemere, come per una lunga ferita, gli orizzonti dell’esistenza, quell’esistenza che vorremmo, invece, infiammata di speranze e di luci; e ciò che, nello stesso tempo, moltiplica nella nostra coscienza il peso d’una responsabilità di cui nessun dibattito sociopolitico potrà mai liberarci, è constatare la drammatica e perfin tragica sproporzione che

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Pietà l’è morta anche in tv

«Pietà l’è morta»: così, tragicamente così, e con il magone che ci stringe la gola, conviene scrivere sulla fronte dell’Italia, in un modo o nell’altro emergente. Le notizie di come quell’Italia si sia venduta e stia, di nuovo, vendendosi all’oscura gioia del denaro, costi quel che costi, per l’appunto, com’è nel caso presente, anche la

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Senza il capolavoro scandaloso l’ultimo omaggio a Tiziano

Quando intesi che l’Ufficialità preposta in Milano a seguire le vicende dell’arte andava preparando un «Omaggio a Tiziano», mi parve logico supporre (ed, insieme, sperare) che un capitolo di quell’omaggio sarebbe stato riservato a cosa aveva determinato, dentro la cultura figurativa milanese, la presenza d’un quadro del Vecellio in una delle Chiese più colme di

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