All'interno della fitta produzione grafica degli anni '70 si inseriscono due serie di acquerelli su cartone, nei quali il colore è usato denso e pastoso, raggiungendo un effetto simile alla tempera. L'artista segue un percorso in cui il colore squillante si va ad opacizzare e si stempera, arrivando alla monocromia dello sfondo bianco, che va a coprire i fondi preparati con colori accesi, ancora visibili sotto una copertura volutamente disomogenea. Nella prima serie, a un gruppo di animali morti, un gatto, un maialino e alcune teste di maiale e bue, caratterizzate da un giallo vivo mosso da vibranti pennellate di sfumature rosse sovrapposte, seguono alcuni teschi di conogli e volatili spennati, abbandonati senza vita nello spazio bianco. Si tratta di una sperimentazione dell'uso dell'acquerello e dei fondi bianchi che si compierà nello stesso anno con una serie di nature morte.