Testori iniziò la sua collaborazione con Finarte, figurando nelle commissioni che giudicavano i dipinti presentati nelle aste, dal catalogo n. 4 del 12-13 marzo 1963 (1963.P5). Nei cataloghi di altre due aste Testori è indicato come "revisore dei dipinti", senza che per questo fosse pubblicato un suo testo nelle relative schede (catalogo n. 11 del 23-25 novembre 1964 e n. 20 del 25 novembre 1965). In altri casi, come il presente, Testori è indicato come "curatore" (1964.V4, V6; 1965.V4, V5; 1966.V3). Le schede non sono firmate un breve testo è dedicato alle opere attribuite ad alcuni anonimi maestri e a Francesco di Simone da Santacroce, Garofalo, Orazio Gentileschi, Niccolò Giolfino, Giovanni del Biondo, Francesco Guardi, Roelof Koets, Maestro dei Santi di Avignone, Alessandro Magnasco, Jan Miel, Morazzone, Carlo Francesco Nuvolone, Giacomo Pacchiarotto, Parmigianino, Pontormo, Paolo Porpora, Giulio Cesare Procaccini, Pseudo Ambrogio di Baldese, Pseudo Pier Francesco Fiorentino, Marco Ricci, Johann Richter, Giovanni Camillo Sagrestani, Spagna, Massimo Stanzione, Pieter Stevens, Tintoretto, Isaac Van Bylert, Nicola Van Houbraken, Jan Van Kessel.