osservazioni:
In una lettera non datata di Testori a Walter Ronchi del 26 ottobre 1942 si legge: “Manzù me l’ha fatto, mi assomiglia molto poco, benché sia un bel disegno: se riesco a sistemarmi un po’ intimamente, me lo autofaccio. Va bene?” e due giorni dopo: “ti mando il disegno autoritratto per ‘Spettacolo’: Manzù me ne ha fatti ben 5, ma non assomigliano per niente, pur essendo belli: questo io credo che, oltre ad essere piuttosto riuscito come disegno, ha anche una naturale affinità col mio carattere.” Nell’idea di Testori l’autoritratto doveva affiancare la pubblicazione di “La morte” e “Un quadro” su “Pattuglia”. Nella lettera del 2 novembre 1942 precisa: “Ci terrei molto che uscissero tutti e tre – Autoritratto, Ballerina [sdraiata] e Testa di ragazzo [il Piccolo saltimbanco] – perché potessero testimoniare il risultato di questa mia attività, vicino a quella della commedie”.

iscrizioni:
In basso a destra a inchiostro "Testori"