Giovanni Testori

Teatro
Edipus

Lo spettacolo fa parte del palinsesto del Balenando in Burrasca Reading Festival

Un non più giovane capocomico, abbandonato dalla sua compagnia, torna in scena, animato da una scialba rabbia, permettere in scena una sua scabrossisima versione del testo di Sofocle. Ne verrà fuori una divertente e rivoluzionaria interpretazione del mito e del suo insegnamento. Il testo è una profonda attestazione d’amore di Giovanni Testori verso il Teatro e la sua natura biforme tra arte e artigianato, scritto in una lingua magmatica di sua invenzione, una fragrante commistione di poesia e materia.

«Edipus», assai libera riscrittura della tragedia di Sofocle, è il terzo tassello (dopo «Ambleto» e «Macbetto») della Trilogia degli Scarrozzanti, che Giovanni Testori scrisse fra il 1972 e il 1976 su misura della mostruosa capacità attoriale di Franco Parenti.

Satira radicale e sanguigna, violentemente avversa all’ordine costituito e alle sue mitologie, libertaria e anticlericale. Ma anche atto d’amore per il teatro. già mezzo secolo fa percepito come a rischio d’estinzione, affidato a un ultimo interprete abbandonato da tutti e irriducibile, saldamente intenzionato a procedere in direzione ostinata contraria (cit.). Un teatro dei reietti, degli ultimi, degli esclusi, cui bastano pochi costumi di scena, un improbabile datore di luci (nella finzione scenica il fratello - ma adottato dell’interprete) e un’indomita voglia di narrare per essere vivo.

[di Enrico Coricelli]


Con Silvio Barbiero
Produzione MareAltoTeatro
Costumi Lauretta Salvagnin
Scenografia Alberto Nonnato
Date:3 novembre
Luogo:Teatro Metropolitano - Reggio Calabria
Informazioni:Inizio ore 21:00
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