In Italia, a volte viene definito un "autore illeggibile, indegno, indecente". Meno conosciuto del fratello di penna Pier Paolo Pasolini, Giovanni Testori fu allo stesso tempo scrittore, poeta, drammaturgo, pittore, critico e, oltre a ciò, testimone ispirato e ispiratore del suo tempo. Cosa c'è di più logico dell'incontro tra l'approccio artistico dello Studio d'Action théâtrale e il linguaggio allucinato e innovativo dell'autore di "Tre lai"? È il primo di loro che risuona qui, quello di Cleopatràs (Cleopatra) di fronte alla morte dell'uomo che ama, Tonio (Antonio). Il suo canto disperato, il magma impressionante di assonanze, ripetizioni e distorsioni ironiche, diventa questo materiale vibrante che permette alla voce di prendere forma e vita.