Pietà
Codice: 1949.OGP.001
osservazioni:
Non si possiede una riproduzione fotografica dell'opera. In un articolo pubblicato su "L'Unità" l'opera è descritta come 'una grossa umile e sofferente donna come ne possiamo incontrare tante tra il popolo. [...] il dolore della figura è spiritualizzato con un disegno troppo lieve, con un giuoco cromatico che integra i colori l'uno nell'altro con passaggi scialbi e sfumati. E sulle ginocchia della donna ecco un agnello ferito, stilizzato, affusolato.' (M.d.M. [Mario De Micheli], Testori, "L'Unità", Milano, 28 aprile 1950).
Non si possiede una riproduzione fotografica dell'opera. In un articolo pubblicato su "L'Unità" l'opera è descritta come 'una grossa umile e sofferente donna come ne possiamo incontrare tante tra il popolo. [...] il dolore della figura è spiritualizzato con un disegno troppo lieve, con un giuoco cromatico che integra i colori l'uno nell'altro con passaggi scialbi e sfumati. E sulle ginocchia della donna ecco un agnello ferito, stilizzato, affusolato.' (M.d.M. [Mario De Micheli], Testori, "L'Unità", Milano, 28 aprile 1950).